Con l'avvento di Chat GPT ed altri strumenti di intelligenza artificiale fin da subito c'è stato un forte impatto sulla proliferazione di contenuti online di testo, immagini, ecc.. Chat GPT per molti però non è stato considerato uno strumento di supporto alla creazione di contenuti ma direttamente un sostituto che generasse in minor tempo possibile una maggior quantità di testi. Questo ha interrogato molti professionisti ed agenzie del mondo della SEO come la nostra (mamagari.it) su che impatto tutti questi nuovi contenuti AI potessero essere recepiti da Google a livello di indicizzazione e che impatto avrebbero potuto avere sulla SERP (risultati di ricerca).
Google ha rilasciato nelle sue guide ufficiali online delle Best Practice SEO per AI: Indicazioni della Ricerca Google sui contenuti generati dall'AI. Approfondiamo in questo articolo tutti gli aspetti della SEO AI.
Alla base di tutto c'è il concetto di EEAT acronimo di Experience, Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness (esperienza, competenza, autorevolezza e affidabilità). I sistemi di ranking di Google mirano a premiare i contenuti originali e di alta qualità e si basano proprio sul concetto di EEAT. Questo perchè alla vìbase dell'algoritmo di Google vi è lo scopo di fornire sempre all'utente le informazioni più utili e pertinenti.
Google mette al centro la qualità dei contenuti, invece che alla modalità di produzione, ed è uno standard che Google ha sempre seguito nel tempo per garantire risultati affidabili e di alta qualità.
Chet GPT ne è un esempio moderno ma circa 10 anni fa era diffusa una comprensibile preoccupazione per un aumento dei contenuti prodotti in serie ma generati da persone. Nessuno al tempo avrebbe considerato ragionevole che, in risposta, Google li avrebbe bannati ma anzi ha aumentato i sistemi per premiare i contenuti di qualità ( Finding more high-quality sites in search - Google )
Concentrarsi sul premiare i contenuti di qualità è stato fondamentale per Google sin dagli inizi. Questo continua ancora oggi, anche tramite i sistemi di ranking sempre più aggiornati e progettati per mostrare informazioni affidabili ed un nuovo sistema di contenuti utili. Quest'ultimo è stato introdotto l'anno scorso per garantire che gli utenti che eseguono ricerche trovino contenuti creati principalmente per le persone, anziché per scopi correlati al ranking dei risultati di ricerca.
I sistemi di ranking automatici di Google sono progettati per presentare in alto nei risultati della Ricerca informazioni utili, affidabili e create per aiutare le persone, non per ottenere un buon ranking nei motori di ricerca. Come capire se i creator (SEO Specialist, copywriter, ecc. ) stanno realizzando contenuti utili alle persone e di conseguenza che meritano il miglior posizionamento nella SERP?
Google attraverso un approfondimento ( Creare contenuti utili, affidabili e pensati per le persone ) ci spiega quali sono le domande corrette da porci prima di andare a creare dei contenuti di valore.
I sistemi automatici di Google, come visto nelle precedenti sezioni, sono progettati per utilizzare molti fattori diversi al fine di classificare i contenuti di qualità. Google dopo aver identificato i contenuti pertinenti, i sistemi mirano a dare la priorità a quelli che sembrano più utili. A questi valori si uniscono la combinazione di fattori che danno valore ai contenuti stessi come: aspetti di competenza, autorevolezza e affidabilità, o ciò che chiamiamo EAT, ovvero "Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness". Di questi aspetti, l'affidabilità è quello più importante. Gli altri contribuiscono all'affidabilità, ma i contenuti non devono necessariamente dimostrarli tutti. Ad esempio, alcuni contenuti potrebbero essere utili a seconda dell'esperienza che dimostrano, mentre altri potrebbero esserlo grazie alle conoscenze che condividono.
Google mette a disposizione di tutti dei documenti molto utili per poter capire quali possono esser ele linee guida per la struttura delle pagine e che contenuti possono essere di maggior valore rispetto ad altri. Ovviamente il tutto si può riassumere con la creazione di contenuti che possono essere di vero aiuto agli utenti in target con il nostro sito.
Google su questo è molto chiaro e trasparente. L'automazione in realtà viene utilizzata da tempo per generare contenuti utili, ad esempio risultati sportivi, previsioni meteo e trascrizioni. L'AI è in grado di supportare nuovi livelli di espressione e creatività e funge da strumento fondamentale per aiutare le persone a creare contenuti di qualità per il web.
Questo è in linea con la nostra idea che le nuove tecnologie possono essere uno strumento per le persone. Continueremo ad adottare questo approccio responsabile, mantenendo al contempo un livello elevato di qualità delle informazioni e dell'utilità complessiva dei contenuti nella Ricerca.
A prescindere dalle modalità di produzione dei contenuti, per avere risultati ottimali nella Ricerca Google si dovrebbe cercare di produrre contenuti originali, di alta qualità e pensati per le persone che dimostrino i criteri EEAT.
Google attraverso il suo articolo "Indicazioni della Ricerca Google sui contenuti generati dall'AI" ci lascia delle importanti linee guida in un momento in cui l'intelligenza artificiale, che vede Chat GPT in pole position, sta prendendo il sopravvento su molti aspetti del digital marketing. La SEO sopratutto e dei suoi contenuti. Il rischio è quello di riempirsi di contenuti inutili e che per qualche motivo Google non riesca a valorizzare.
Sembrerebbe però che la tematica sia stata presa in considerazione e che la vision che sta dietro alla creazione dei contenuti stia percorrendo dei binari solidi.
Comuqnue solo il tempo ci potrà dire quali contenuti riescono ad indicizzarsi e quali no e quale sarà la loro qualità. Intanto nopi di mamagari.it conitnuiamo a fare un lavoro di SEO in liena con le best practcie di Google sicuri di essere, come succede ogni giorno, premiati nei motori di ricerca.
Fonti: Google